2 – Fotovoltaico nella Marsica: i dati di partenza

Angelo Venti
Angelo Venti
15 Minuti di lettura

Sono 1.380 gli impianti fotovoltaici in esercizio nella Marsica che accedono agli incentivi dei vari Conto energia attivati in questi dieci anni in Italia. I Mw complessivi di Potenza istallata sono 115. Per il 2015 ammontano ad oltre 33 milioni di euro le erogazioni del Gse, Gestore servizi energetici, l’organismo incaricato di governare questo mercato indirizzando gli incentivi. E altri 14 milioni e 300mila euro – queste le entrate stimate per il mega impianto da 20 Mw entrato in esercizio quest’anno a Celano – porteranno il totale del fiume di soldi che affluisce nella Marsica a oltre 47 milioni 780mila euro l’anno.

Di questa torta la fetta più grossa, pari all’85% del totale, è assorbita dai grossi impianti a terra, che consentono a società private di accaparrarsi oltre 40 milioni di euro. Nel banchetto anche 7 Comuni marsicani che, nel ruolo di Soggetti responsabili, consentono il transito nelle loro casse comunali di ben 24 milioni di euro l’anno. Soldi che ricevono dal Gse e che poi girano in gran parte a delle Società di progetto, che, a loro volta, spesso risultano finire sotto il controllo di società anonime estere oppure in pegno alle banche.

UNA CONCENTRAZIONE SOSPETTA – A far suonare il campanello d’allarme nella Marsica è proprio l’alta presenza di questi enormi impianti a terra, dove i profitti sono altissimi e dove a volte si può annidare la speculazione e il malaffare. Sul totale degli impianti in funzione, la media in Italia della Potenza istallata in impianti a terra è del 41%: la media marsicana è praticamente il doppio.

La cosa si aggrava quanto ci si accorge che questa tipologia d’impianti è concentrati solo in alcuni comuni: ad esempio a Celano e Balsorano la Potenza istallata in impianti a terra (rispetto al totale di quelli presenti sul territorio comunale) sale all’87,5%, a Collarmele al 95%, a Villavallelonga al 95,7%, a Collelongo al 97%, a Pereto al 99,6% e a Cerchio al 99,975%.

Siamo di fronte a un vero e proprio saccheggio del territorio, con consumo di suolo e assalto alle risorse pubbliche, una dimostrazione lampante della degenerazione del liberismo sfrenato applicato anche alla produzione di energia verde. Un fenomeno, questo, che dovrebbe indurci tutti alla riflessione.

SONO SOLDI NOSTRI – Stiamo parlando di una montagna di denaro che viene prelevato dalle nostre bollette e per cui – come ricordavamo nell’articolo «La Marsica baciata dal sole» – ogni famiglia italiana contribuisce con quasi 90 euro l’anno. La nostra testata ha avviato su questo tema un’inchiesta a puntate per verificare a chi, e con quali modalità, finisce questo denaro. Con il prossimo articolo, « Fotovoltaico a Celano: il colpaccio di Piccone », inizieremo a entrare nel vivo con l’analisi dell’iter dell’impianto più grande, entrato in esercizio quest’anno. Per poi passare agli altri.

UN’INCHIESTA COMPLICATA – Certo è un mondo difficile da scandagliare, quello degli incentivi per la Produzione di energia da fonti alternative e/o assimilate. Da alcuni anni notiamo le enormi distese di pannelli che ricoprono il territorio agricolo marsicano, ma per avere un’idea della reale portata della loro diffusione e dei soldi che muovono è stato necessario un lavoro lungo, difficile, dispendioso. Milioni di dati sparsi, relativi a quasi 700mila impianti istallati in Italia, ripescati a fatica e riaggregati tra loro, poi il confronto con quelli delle Camere di commercio e infine il reperimento – tutt’ora in corso e tra mille difficoltà – delle convenzioni stipulate dai vari comuni interessati. Un lavoro che per la prima volta viene reso pubblico con questa inchiesta a puntate.

I dati di partenza

Per facilitare la lettura e per una più agevole comprensione facciamo ricorso all’uso di Piante tematiche e di Tabelle riepilogative, mentre l’analisi relativa ai singoli comuni, impianti e società sarà affrontata in dettaglio nei prossimi articoli. Alcune precisazioni sui dati riportati su mappe e tabelle che seguono: i valori espressi in Kw sono riferiti alla Potenza istallata e, insieme al Numero degli impianti, sono aggiornati all’ottobre 2016; i valori espressi in euro sono riferiti agli importi che risultano erogati dal Gse ai singoli Soggetti responsabili degli impianti e, salvo diversa indicazione, sono relativi all’anno 2015. Tutti i dati pubblicati sono il frutto di nostre elaborazioni realizzate anche sulla base dei dati disponibili del Gse.
Potenza totale istallata per singolo Comune
Potenza totale istallata per singolo Comune
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I dati generali relativi ai singoli comuni [clicca sull’immagine accanto per ingrandirla] mostrano un panorama molto variegato. Indicativo il confronto tra Numero di impianti, Potenza istallata e Incentivi erogati nei vari Comuni, le vistose differenze da paese a paese e la sorprendente concentrazione di potenza istallata solo in alcune aree. Curioso poi il confronto tra la media nazionale, regionale, marsicana e quella tra i vari comuni dei Watt istallati pro capite, oppure il confronto in Euro pro capite di incentivi tra i residenti nei vari comuni.

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Sono 1.380 gli impianti fotovoltaici in esercizio nella Marsica che accedono agli incentivi dei vari Conto energia attivati in questi dieci anni in Italia. I Mw complessivi di Potenza istallata sono 115. Per il 2015 ammontano ad oltre 33 milioni di euro le erogazioni del Gse, Gestore servizi energetici, l’organismo incaricato di governare questo mercato indirizzando gli incentivi. E altri 14 milioni e 300mila euro – queste le entrate stimate per il mega impianto da 20 Mw entrato in esercizio quest’anno a Celano – porteranno il totale del fiume di soldi che affluisce nella Marsica a oltre 47 milioni 780mila euro l’anno.Di questa torta la fetta più grossa, pari all’85% del totale, è assorbita dai grossi impianti a terra, che consentono a società private di accaparrarsi oltre 40 milioni di euro. Nel banchetto anche 7 Comuni marsicani che, nel ruolo di Soggetti responsabili, consentono il transito nelle loro casse comunali di ben 24 milioni di euro l’anno. Soldi che ricevono dal Gse e che poi girano in gran parte a delle Società di progetto, che, a loro volta, spesso risultano finire sotto il controllo di società anonime estere oppure in pegno alle banche.UNA CONCENTRAZIONE SOSPETTA – A far suonare il campanello d’allarme nella Marsica è proprio l’alta presenza di questi enormi impianti a terra, dove i profitti sono altissimi e dove a volte si può annidare la speculazione e il malaffare. Sul totale degli impianti in funzione, la media in Italia della Potenza istallata in impianti a terra è del 41%: la media marsicana è praticamente il doppio.La cosa si aggrava quanto ci si accorge che questa tipologia d’impianti è concentrati solo in alcuni comuni: ad esempio a Celano e Balsorano la Potenza istallata in impianti a terra (rispetto al totale di quelli presenti sul territorio comunale) sale all’87,5%, a Collarmele al 95%, a Villavallelonga al 95,7%, a Collelongo al 97%, a Pereto al 99,6% e a Cerchio al 99,975%.Siamo di fronte a un vero e proprio saccheggio del territorio, con consumo di suolo e assalto alle risorse pubbliche, una dimostrazione lampante della degenerazione del liberismo sfrenato applicato anche alla produzione di energia verde. Un fenomeno, questo, che dovrebbe indurci tutti alla riflessione.SONO SOLDI NOSTRI – Stiamo parlando di una montagna di denaro che viene prelevato dalle nostre bollette e per cui – come ricordavamo nell’articolo «La Marsica baciata dal sole» – ogni famiglia italiana contribuisce con quasi 90 euro l’anno. La nostra testata ha avviato su questo tema un’inchiesta a puntate per verificare a chi, e con quali modalità, finisce questo denaro. Con il prossimo articolo, « Fotovoltaico a Celano: il colpaccio di Piccone », inizieremo a entrare nel vivo con l’analisi dell’iter dell’impianto più grande, entrato in esercizio quest’anno. Per poi passare agli altri. UN’INCHIESTA COMPLICATA – Certo è un mondo difficile da scandagliare, quello degli incentivi per la Produzione di energia da fonti alternative e/o assimilate. Da alcuni anni notiamo le enormi distese di pannelli che ricoprono il territorio agricolo marsicano, ma per avere un’idea della reale portata della loro diffusione e dei soldi che muovono è stato necessario un lavoro lungo, difficile, dispendioso. Milioni di dati sparsi, relativi a quasi 700mila impianti istallati in Italia, ripescati a fatica e riaggregati tra loro, poi il confronto con quelli delle Camere di commercio e infine il reperimento – tutt’ora in corso e tra mille difficoltà – delle convenzioni stipulate dai vari comuni interessati. Un lavoro che per la prima volta viene reso pubblico con questa inchiesta a puntate.I dati di partenzaPer facilitare la lettura e per una più agevole comprensione facciamo ricorso all’uso di Piante tematiche e di Tabelle riepilogative, mentre l’analisi relativa ai singoli comuni, impianti e società sarà affrontata in dettaglio nei prossimi articoli. Alcune precisazioni sui dati riportati su mappe e tabelle che seguono: i valori espressi in Kw sono riferiti alla Potenza istallata e, insieme al Numero degli impianti, sono aggiornati all’ottobre 2016; i valori espressi in euro sono riferiti agli importi che risultano erogati dal Gse ai singoli Soggetti responsabili degli impianti e, salvo diversa indicazione, sono relativi all’anno 2015. Tutti i dati pubblicati sono il frutto di nostre elaborazioni realizzate anche sulla base dei dati disponibili del Gse.La Marsica per Potenza istallataLa Marsica per Numero di impiantiI grossi impianti a terra superiori ai 500 Kw Quando risulta che l’imprenditore è il Comune“Fotovoltaico a Celano: il colpaccio di Piccone”L’APPELLO DI SITe.it – L’inchiesta che stiamo conducendo è scivolosa e molto complessa, richiede pertanto un impegno notevole ed è necessario l’aiuto di tutti. I nostri lettori possono collaborare in tante maniere: segnalando nuovi elementi o eventuali imprecisioni che saremo ben lieti di correggere, oppure aiutandoci nella diffusione e condivisione dei contenuti. I colleghi della stampa possono – gratuitamente – rilanciare  l’inchiesta o approfondire i dati e le notizie che con essa pubblichiamo: unico vincolo la citazione della fonte e il link all’articolo originario. Agli amministratori pubblici chiediamo qualcosa di più. Incontriamo molte difficoltà nel reperimento della documentazione depositata nei vari Comuni (iter autorizzativi, convenzioni ecc.). Ad essi pertanto rivolgiamo – anche solo per una questione di trasparenza – un appello a rendere disponibile tale documentazione, magari veicolando in “evidenza” la sua pubblicazione sui siti istituzionali dei rispettivi enti locali, dove per legge dovrebbe già essere. I singoli consiglieri comunali, invece, possono aiutarci richiedendo direttamente ai rispettivi comuni tali documenti e rendendoli disponibili. Infine un ultimo punto: il costo di questa inchiesta, come potete immaginare, non è indifferente e quindi chiediamo – ai lettori che vogliono e che possono – di sostenerla economicamente anche solo con contribuzioni minime. Per gli imprenditori è possibile farlo anche attraverso l’acquisto di spazi promozionali sul nostro sito. Questi i nostri contatti: redazione@site.it – 336.400692

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La Marsica per Potenza istallata

Impianti istallati - CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE
Impianti istallati – CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRE

La mappa in alto è una pianta tematica sul fotovoltaico nella Marsica in base alla Potenza totale istallata in ogni singolo comune. E’ stata suddivisa in 6 Classi di potenza, distinte con colori di diversa intensità: le aree chiare indicano comuni con una bassa potenza istallata, le più scure quelli con una potenza più elevata. Nella mappa colpisce, già al primo sguardo, la concentrazione delle aree più scure in alcuni comuni del Fucino: l’area più scura è quella di Celano.

Direttamente connessa alla mappa citata è la tabella pubblicata qui accanto [clicca sull’immagine per ingrandirla], con l’elenco dei comuni ordinati in base alla Potenza totale istallata: in essa trovate il valore effettivo, espresso in Kw, del totale degli impianti presenti in ogni comune. E saltano agli occhi alcune vistose differenze, come ad esempio quella curiosa tra Civita d’Antino e Villavallelonga, due comuni che hanno stesso numero di abitanti ma potenze istallate con differenze abissali: 50 Kw la prima e 3.139 Kw la seconda. A fare la differenza è un unico impianto di ben 3.003 Kw di potenza che nel 2015 ha incassato dal Gse quasi 1 milione 600mila euro.

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La Marsica per Numero di impianti

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Tabella impianti per Comune. CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE
Tabella impianti per Comune. CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRE

Nella tabella accanto [clicca sull’immagine per ingrandirla] l’elenco dei comuni ordinati questa volta in base al numero di impianti istallati. Molti impianti sono montati sui tetti o integrati negli edifici e quindi ci si attende che nei comuni con maggiore densità di popolazione e in quelli con presenza di aziende agricole, nuclei artigianali o industriali la loro presenza sia più numerosa. Emergono invece differenze a volte notevoli tra comuni con caratteristiche di partenza simili e, se si confrontano  i dati sul numero degli impianti e quelli sulla Potenza istallata i conti decisamente non tornano. Ad esempio Civitella Roveto e Balsorano hanno abitanti e caratteristiche socio-economiche simili, ma le differenze tra tipologia di impianti e potenza totale istallata nei due comuni e sensibilmente diversa: 30 impianti per una potenza istallata di 325 Kw il primo, 23 impianti ma con una potenza di 2.292 Kw il secondo.

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I grossi impianti a terra superiori ai 500 Kw

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Microsoft Word - TABELLA MARSICA x classi potenza.doc
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Nella tabella accanto spunta la sorpresa

[clicca sull’immagine per ingrandirla]  Nel tentativo di isolare le varie tipologie abbiamo suddiviso gli impianti  per Classi di potenza: da zero a 20 Kw  (è la taglia tipica degli impianti su abitazioni ed edifici); da 20 a 100 Kw e da 100 a 200 Kw (le taglie di solito utilizzate per capannoni agricoli e artigianali); da 200 a 500 Kw (quella per gli opifici industriali, anche se tra essi abbiamo riscontrato la presenza di diversi impianti a terra). Infine la classe con oltre 500 Kw, che ci consente di isolare con sicurezza gli impianti realizzati a terra e concentrare la ricerca su di essi.

Il risultato è eloquente – Su un totale di 1.380 impianti presenti nella Marsica, con una potenza istallata complessiva di 115.487 Kw e che producono entrate per 47 milioni 780mila euro l’anno, esistono solo 55 impianti che hanno una potenza totale di 91.097 Kw e che incamerano l’84% degli introiti complessivi:  40 milioni di euro. Impianti che per l’enorme potenza istallata fanno la differenza e che sono concentrati solo in alcuni comuni. Ma c’è di più. Controllando Al Gse i nomi dei Soggetti responsabili risulta che gli impianti sono intestati a società che troppo spesso sono interessate da continue modifiche dell’assetto sociale e che, non di rado, finiscono in pegno a banche oppure sotto il controllo di società anonime straniere. Questo è un altro dei punti che sarà oggetto di approfondimento nei prossimi articoli.

Quando risulta che l’imprenditore è il Comune

Microsoft Word - TABELLA Comuni imprenditori.doc
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 Controllando Al Gse i nomi dei Soggetti responsabili di questi grandi parchi fotovoltaici arriva un’altra sorpresa, spuntano anche 7 Comuni: Celano, Cerchio, Collarmele, Collelongo, Villavallelonga, Balsorano e Lecce nei Marsi.

La tabella accanto [clicca sulla immagine per ingrandirla]  è divisa in due sezioni: nella parte bassa elenchiamo i dati di 13 Comuni che hanno istallato degli impianti di piccola taglia sugli edifici pubblici, che in totale contano 22 impianti per una potenza complessiva istallata di 398 Kw e trasferimenti dal Gse per 109mila euro.

Ma è in alto sulla tabella che bisogna concentrare l’attenzione: evidenziati in rosso, riportiamo i dati dei 7 comuni che al Gse figurano come Soggetti responsabili di impianti fotovoltaici a terra di grossa taglia: Celano, Cerchio, Collarmele, Collelongo, Villavallelonga, Balsorano e Lecce nei Marsi.

Tutti e 7 insieme totalizzano 19 impianti, una Potenza istallata di 38.173 Kw che producono entrate per quasi 25 milioni di euro l’anno. nella tabella sono elencati proprio in base alle entrate prodotte. Soldi che in realtà nelle casse comunali ci transitano solo,  perché vengono  in gran parte girati a ditte private (in forma ridotta nel caso di Celano). Tutti questi Comuni hanno infatti stipulato delle convenzioni con Società di progetto, che sono le  destinatarie dei soldi. Anche su questo punto tratteremo dettagliatamente nei prossimi articoli.

Il prossimo articolo:

Fotovoltaico a Celano: il colpaccio di Piccone

Gli articoli dell’inchiesta:

1 – Parte l’inchiesta «La Marsica baciata dal sole»

2 – Fotovoltaico nella Marsica: i dati di partenza

3- Fotovoltaico a Celano: il colpaccio di Piccone

4 – Trovato l’inganno, fatta la legge: Terremoto a L’Aquila e incentivi a Celano

4b – SCHEDE: i nove Senatori firmatari del maxi emendamento 2.10000

4c – 4c – Comma 3-Novies: commento al testo

5 – Celano green energy: spunta l’anonima …e le banche

Sullo stesso argomento:

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L’APPELLO DI SITe.it – L’inchiesta che stiamo conducendo è scivolosa e molto complessa, richiede pertanto un impegno notevole ed è necessario l’aiuto di tutti. I nostri lettori possono collaborare in tante maniere: segnalando nuovi elementi o eventuali imprecisioni che saremo ben lieti di correggere, oppure aiutandoci nella diffusione e condivisione dei contenuti. I colleghi della stampa possono – gratuitamente – rilanciare  l’inchiesta o approfondire i dati e le notizie che con essa pubblichiamo: unico vincolo la citazione della fonte e il link all’articolo originario. Agli amministratori pubblici chiediamo qualcosa di più. Incontriamo molte difficoltà nel reperimento della documentazione depositata nei vari Comuni (iter autorizzativi, convenzioni ecc.). Ad essi pertanto rivolgiamo – anche solo per una questione di trasparenza – un appello a rendere disponibile tale documentazione, magari veicolando in “evidenza” la sua pubblicazione sui siti istituzionali dei rispettivi enti locali, dove per legge dovrebbe già essere. I singoli consiglieri comunali, invece, possono aiutarci richiedendo direttamente ai rispettivi comuni tali documenti e rendendoli disponibili. Infine un ultimo punto: il costo di questa inchiesta, come potete immaginare, non è indifferente e quindi chiediamo – ai lettori che vogliono e che possono – di sostenerla economicamente anche solo con contribuzioni minime. Per gli imprenditori è possibile farlo anche attraverso l’acquisto di spazi promozionali sul nostro sito. Questi i nostri contatti: redazione@site.it336.400692

 

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